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Antonio Manzini - La costola di Adamo


E anche il secondo libro che vede come protagonista il vicequestore Rocco Schiavone è finito. Il secondo libro di questo 2024, anche se tecnicamente lo avevo cominciato la seconda metà di dicembre. L’avevo preso nella libreria UBIK a Bolzano e l’avevo cominciato in quei giorni di vacanza tra mercatini di natale, fette di Strudel, Vin Brulè e tisane alla mela.

In realtà volevo comprare un romanzo ambientato in Alto Adige, ma alla fine non sono riuscito a trovare nulla e visto che da un po’ di tempo avevo voglia di continuare la lettura dei libri di Manzini, dopo Pista Nera, giravo come un avvoltoio da parecchio tempo intorno al secondo caso di Rocco Schiavone, La costola di Adamo. 

Il libro mi è piaciuto molto, pur sembrando abbastanza scontato all’inizio, ho trovato il colpo di scena finale davvero ben riuscito e congegnato. Un libro che riesce a tenerti incollato alle pagine dall’inizio alla fine è sicuramente un libro ben riuscito. Leggendolo ho avuto la sensazione che l’autore si sia fortemente ispirato al personaggio del commissario Montalbano del Maestro Camilleri. Ho trovato che i due personaggi si assomigliano molto, hanno diverse sfaccettature molto simili tra di loro, ora, pur personalmente preferendo di più Camilleri, riconosco in Antonio Manzini e nel suo vicequestore Schiavone, una grandezza e una bellezza che non mi lasciano indifferente. 

Tema su cui ruota questo romanzo è la violenza sulle donne, bellissima la citazione biblica sulla costola di Adamo che dà grande significato sia al titolo del libro che a tutto quello che succede nel finale. Una metafora davvero ben costruita. Dà da pensare il fatto che dal 2010, anno di pubblicazione di questo libro, ad oggi (2024!!), la violenza sulle donne in Italia, sia anche aumentata. Ancora oggi brucia la ferita lasciata da uno degli ultimi casi di femminicidio che aveva lasciato il Paese col fiato sospeso per giorni. Dalla scomparsa della vittima al suo ritrovamento e alla caccia del carnefice. Trovo doloroso anche parlarne e mi chiedo come si possa arrivare a tanto. Eppure penso che la soluzione a queste problematiche risieda tutta nella cultura. Se si leggessero di più libri del genere, tanti problemi che affliggono la società moderna sparirebbero con la stessa velocità con cui si finisce il libro che ci piace. 

Non posso far altro che consigliare questa lettura a gran voce!

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