Metro


Qualche giorno fa mi è capitato di aspettare molto tempo ad una stazione della metropolitana. Avevo voglia di scattare qualche foto ma ero con i miei due figli piccoli e non potevo allontanarmi molto. Girare per la metro con due bambini piccoli non è molto pratico e non avevo neanche con me la macchina fotografica, ma uno scatto col cellulare l'ho voluto fare lo stesso. Non è certo la stessa cosa che scattare con una fotocamera ma la voglia di rubare almeno uno scatto alla vita in metro era tanta. Il risultato è queto, nulla di speciale ma tutto sommato la foto sembra raccontare qualcosa. Sono dell'idea che una bella foto debba sempre raccontare qualcosa altrimenti sono foto fine a se stesse, una raccolta di foto vuote per ricordarsi semplicemente dove siamo stati. Una sorta di album di vacanze con foto di palazzi. Questo concetto lo sto mettendo anche nel mio racconto sulla fotografia che ha come protagonista un ragazzo giapponese trasferitosi a Montreal in Canada per coltivare il suo sogno di diventare fotografo di professione. La sua famiglia lo obbligava a intraprendere la carriera dell'avvocato ed entrare nello studio legale del padre che viene tramandato da generazioni. 
Come al solito divago anche se in qualche moto questa foto e il racconto che sto scrivendo sono in molto collegati, infatti alcune scene le voglio ambientare nella metropolitana di Montreal. Il protagonista ama la street photography, e durante una sua uscita fotografica, sceglie come tema le metropolitane e inizia ad andare a scattare foto per raccontare la vita nella metropolitana di Montreal, mettendo in risalto il contrasto tra la frenesia quotidiana delle persone nella società moderna e la calma, la musica e lo stazionare nello stesso posto per ore e ore degli artisti di strada.  
Mi affascina molto questo contrasto e prima o poi piacerebbe anche a me raccontarlo, sia attraverso le mie storie che attraverso le mie fotografie. 
 

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