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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

AVVENTURE nel tempo e nello spazio, i migliori racconti della fantascienza degli "anni d'oro"

Qualche giorno fa avevo, dopo tanta ricerca, trovato su ebay un libro contenente un racconto di Robert A. Heinlein che volevo tanto leggere, ovvero: Tutti voi zombie, della collana Urania, Anonima stregoni n. 1456. Davvero un racconto strepitoso che merita un post dedicato. Questa premessa mi serviva però per introdurre questo nuovo arrivo fresco fresco. Sono arrivato a questo bel libro di settecento pagine proprio perché contiene un'altro racconto di Heinlein che volevo tanto leggere. Si tratta di un racconto firmato con lo pseudonimo Auson MacDonald e intitolato, Un gran bel futuro. Non vedo l'ora di leggerlo. Facendo delle ricerche in rete avevo infatti scoperto che questo racconto, come Tutti voi zombie, tratta il tema dei paradossi temporali. Non voglio aggiungere altro per evitare spoiler clamorosi, Tutti voi zombie è uno di quei racconti che ti spaccano in due il cervello e leggerli senza sapere nulla del contenuto è il massimo del piacere per godersi un'esperienza d...

Hilaire Belloc - Sul piacere di prendere in mano la penna

Tra i piaceri più tristi e minori di questo mondo annovero questo piacere: il piacere di prendere in mano la penna. Molti hanno detto che c'è un piacere tangibile nel semplice atto di scrivere: nello scegliere e nel disporre le parole. È stato smentito da molti. Ciò viene affermato e negato nella vita del dottor Johnson, e da parte mia direi che è verissimo in alcuni rari stati d'animo e completamente falso nella maggior parte degli altri. Ma della scrittura e del piacere che ne deriva non scrivo qui (con piacere), ma del piacere di prendere in mano la penna, che è tutt’altra cosa. Nota cosa significa l'azione. Sei solo. Anche se la stanza è affollata (come lo era la sala fumatori del G.W.R. Hotel, a Paddington, proprio l’altro giorno, quando ho scritto il mio “Statistical Abstract of Christendom”), anche se la stanza è affollata, devi esserti fatto solo per poter scrivere. Devi aver costruito una specie di muro e isolato la tua mente. Sei solo, allora; e questo è l'ini...

Bruce Springsteen, The River e dei bellissimi ricordi

  Ci sono momenti della giornata in cui mi sento particolarmente apatico, poco creativo e con zero voglia di fare le cose. Come uscire da questi momenti tossici? Quello che per me funziona è sicuramente ascoltare musica, mettere qualcosa che riesce a dare la carica giusta per partire con slancio. Secondo me Bruce Springsteen riesce in questo intento. Ero alla scrivania che mi lambiccavo il cervello per scrivere qualcosa, ma non mi veniva niente in mente. Volto lo sguardo e sento il giradischi che mi chiama, non ho neanche pensato a cosa prendere, c'era proprio quel disco che mi chiamava, The River voleva suonare. Lo prendo, lo metto sul piatto e lo faccio partire, ed ecco che la voce del Boss riscalda casa, parte The ties that bind e riprendo a scrivere con la carica giusta. La musica mi riesce a stimolare molto quando scrivo ed è un ottimo antidoto per evadere dalla quotidianità. Ho dei bellissimi ricordi legati a questo disco. Ricordo di averlo preso alla mia prima fiera del disc...

Il paradiso degli Orchi - Daniel Pennac

Inizio a scrivere questa recensione seduto al chiosco del centro sportivo dove mio figlio piccolo sta facendo gli allenamenti di calcio. Ho appena mangiato una buonissima pizzetta calda e sto sorseggiando una coca cola zero. Ho dimenticato di portare le cuffie con me, avrei potuto isolarmi meglio e ascoltare un po’ di buona musica. Qui è pieno di papà per lo più intenti a prendere caffè e a parlare di argomenti da maschi alpha. Personalmente non è che mi senta superiore a nessuno, ma proprio non riesco ad appassionarmi a questi discorsi. Piuttosto preferisco isolarmi per scrivere o per leggere qualcosa. Ho qui con me, e dopo mi metto a leggerlo, il libro di Daniel Pennac che ho cominciato in questi ultimi giorni: Il paradiso degli orchi, mi sta piacendo davvero tanto. Oggi se riesco lo finisco. Lo sto trovando geniale, grandissima intuizione quella di Pennac nel creare un personaggio che di mestiere fa il capro espiatorio. Pensare che questo sia stato un libro scritto nel 1985 mi fa re...