martedì 4 marzo 2025

Asimov Story - La storia e le storie "introvabili" di Isaac Asimov

 Asimov Story - La storia e le storie "introvabili" di Isaac Asimov



Oggi sono capitato ad un mercatino dell'usato, mi piace perdermi tra gli scaffali dei libri ma oggi non avevo tanto tempo a disposizione.  Mi cade comunque l'occhio su questo libro. Una favolosa raccolta dei primissimi racconti di Isaac Asimov. Racconti intervallati da suoi interventi nel quale ne ricostruisce la genesi. Il libro sembra quasi una sorta di diario dello scrittore in cui l'autore ci spiega il suo processo creativo che lo ha fatto diventare uno tra i più grandi del genere della fantascienza. Asimov è uno di quei scrittori di cui leggerei anche la lista della spesa. Ho letteralmente divorato tutti i suoi più famosi cicli e ultimamente avevo anche riletto alcuni dei suoi primi romanzi sul ciclo dei Robot. Adoro Asimov ed è stato sicuramente uno degli scrittori che più hanno fatto parte della mia adolescenza di lettore vorace.  L'ho subito iniziato a leggere ed è stato come ritrovare un vecchio amico. Non vedo l'ora di portare aventi la lettura e che dire...per soli 3,50€ mi sono portato a casa quello che ritengo essere un bel pezzo di storia di questo autore. 

Consigliatissimo!

domenica 19 gennaio 2025

Casio W800H

 


Ho da poco ricevuto questo fantastico orologio. Personalmente adoro gli orologi Casio, il loro design inconfondibile li ha resi degli oggetti iconici di tutti i tempi. Nonostante siano orologi economici sono concepiti per durare una vita. Le funzioni di questo Casio W800H sono le classiche di gran parte dei classici orologi Casio. Allarme, Snooze, Cronometro, Luce integrata, Calendario perpetuo, Dual Time e la possibilità di impostare una sveglia in una determinata data e in una determinata ora (sinceramente non so quanto possa essere utile una funzione del genere per un orologio ma vabbè, ci sta e ce la facciamo andare bene). Poi è resistente all'acqua fino a 100m (10 atmosfere), un ottimo orologio per chi fa attività sportive. 
Il design vintage...il punto forte secondo me. Richiama molto il classico Casio F-91W, il più classico dei classici. Ma questo W800H è più grande, il quadrante è più visibile e al polso, soprattutto per chi lo ha grande, sta decisamente meglio. 

Fatevi un regalo...fatevi un Casio. 

domenica 29 dicembre 2024

Gravity Timer

 


Da molto tempo volevo comprare un timer che mi permettesse di dedicare del tempo alla produttività. Navigando nei meandri di Amazon mi sono imbattuto in questo piccolo cubo e mi sono finalmente deciso a prenderlo. Era veramente da tanto che ci giravo intorno ad un timer privo di distrazioni. Non è la stessa cosa usare quello del telefono, il cellulare è una fonte inesauribile di distrazioni.  
Le funzionalità di questo gravity timer sono davvero semplici e intuitive. Basta ruotare il timer sul lato che si vuole impostare e parte il conto alla rovescia. Abbiamo quattro facce del cubo che impostano automaticamente 5/10/30/60 minuti, ruotando lo schermo in alto si mette in pausa ed è anche possibile impostare manualmente il timer col tempo che si desidera. Ha sia la vibrazione per non disturbare chi ci sta intorno, sia due livelli di volume per una suoneria. Piccolo e pratico, si porta ovunque.
Ormai è qualche giorno che lo uso  e devo dire che è uno strumento davvero utile per rimanere concentrati, soprattutto se si utilizza il classico metodo del pomodoro. Devo dire che ogni volta che mi metto ad usarlo riesco a mantenere un alto livello di concentrazione in quello che sto facendo. Avere un timer del genere è molto stimolante e lo consiglio davvero a tutte quelle persone che si distraggono facilmente. Per scrivere, studiare, leggere ed essere produttivi è veramente un mezzo fantastico. Non sottovalutate strumenti del genere, se siete alla ricerca di qualche prodotto che aiuti la vostra produttività, questo è proprio il genere di oggetto che fa per voi. Col senno di poi mi pento davvero molto di non averlo preso molto tempo prima.







domenica 1 dicembre 2024

Olivetti Lettera 22


Qualche tempo fa sono riuscito a realizzare un mio piccolo sogno nel cassetto legato alla scrittura. Erano anni che sognavo di avere nella mia modesta collezione di macchine da scrivere, anche una bellissima Olivetti Lettera 22 prima serie (quella dai tasti tondi) in buono stato.
Ora non voglio dilungarmi troppo su che impatto ha avuto questa macchina da scrivere in tutto il mondo, di come questa macchina da scrivere ha cambiato la vita di milione di persone, ne tantomeno al fatto che abbia vinto il compasso d'oro nel 1954 e un premio come miglior prodotto di design del secolo nel 1959 ed è ancora esposta in modo permanente (proprio dello stesso colore della mia) al museo di arte moderna di New York. Questa macchina da scrivere è storia e finalmente sono un felice possessore di questa fantastica Olivetti Lettera 22 in perfetto stato. 
Sono riuscito a trovarla su eBay ad un prezzo buonissimo, non me la sono lasciata scappare. Scriverci è meraviglioso, il feeling dei tasti è un qualcosa di pazzesco. Quando si prende il ritmo con la scrittura non ci si riesce a fermare. Sono proprio contento di essere riuscito finalmente a comprarla. Penso che in questo mondo digitale, in questa frenetica società moderna, oggetti analogici come questa macchina da scrivere, siano l'antidoto giusto per salvarsi dalla tossicità di tutti i giorni. 

 

Evasione estiva


 Sono molto fortunato ad avere una casa in montagna in Abruzzo, questa estate siamo scappati dal caldo infernale della città per andare a respirare un po' di aria fresca e pulita. Ho portato con me la mia macchina da scrivere Antares Compact del 61' e il mio taccuino Moleskine con la mia penna stilografica preferita Pilot Custom 74. Ho scritto molto e mi sono riposato dal caos quotidiano. 

Riprese fatte con fotocamera bridge Panasonic Lumix FZ330/300

Seguimi anche sul mio canale Youtube: https://www.youtube.com/@chriswriter84 




5 Motivi per cui fare Journling

 Prima di tutto bisogna fare una premessa, io scrivo da quando ho memoria, solo in questi ultimi anni si è voluto dare il nome journaling a una pratica che facevo ben prima di quando è esplosa questa moda.  Ho sempre tenuto un diario fin da quando ero piccolo. Non ho mai smesso di scrivere e di seguito vorrei provare ad elencare i motivi per cui, secondo me, fare questa pratica non può che migliorarci la vita. 

Motivo 1: La libertà. Scrivere regala un senso di libertà assoluto. Trovo che nella vita non ci sia forma più grande di libertà che la scrittura. Quando ci mettiamo a scrivere davanti a una pagina bianca, possiamo esplorare infinite possibilità, sia dentro che fuori di noi. Possiamo essere introspettivi, cercare di capire meglio noi stessi attraverso la scrittura dei propri pensieri. Oppure possiamo inventare storie, possiamo creare infiniti mondi e infiniti personaggi. Evadere dalla realtà quotidiana per capire meglio la realtà che ci circonda.

Motivo 2: Fare journaling aiuta a conoscere meglio se stessi. Riallacciandomi al primo motivo, mettere nero su bianco i propri pensieri ci aiuta a focalizzarci su di noi, sul nostro io. Più tiriamo fuori pensieri intimi e personali, meglio conosciamo il nostro vero io. Ovviamente quello che scriviamo decidiamo noi a chi farlo leggere. Un taccuino personale è personale. Intimo. Nessuno deve metterci mano ne tantomeno giudicare i nostri pensieri. Quindi levatevi dalla testa di non scrivere perché avete paura di essere giudicati. Quello che scrivere, se volete, rimane solo vostro. Siete solo voi giudice e giuria. 

Motivo 3: Fare journaling ci aiuta a focalizzare i problemi quotidiani che inevitabilmente la vita ci presenta giorno dopo giorno. Non posso affermare che facendo journaling troverete la risposta a ogni vostro problema, ma quello di cui sono certo è che aiuta moltissimo ad approcciarci nel migliore dei modi ai problemi che si presentano. Mi sono spesso accorto che quando pratico journaling, soprattutto di prima mattina appena sveglio, mi aiuta tantissimo ad affrontare la giornata, ad essere più stimolato e ad avere un'attitudine migliore ad approcciarmi alle rogne che quotidianamente e inevitabilmente  mi si presentano. 

Motivo 4: È un ottimo modo per fissare i propri obbiettivi. Attraverso la scrittura e la focalizzazione dei problemi si riesce a trovare sicuramente un modo per raggiungere i nostri obbiettivi o quantomeno si riesce a indirizzarci sulla strada per il loro raggiungimento. 

Motivo 5: Avere sempre con se un taccuino per fare journaling, significa avere sempre con se un posto in cui potersi rintanare ed evadere dalla quotidianità moderna che troppe volte ci aliena con la sua tossicità. Mettersi a scrivere e isolarsi dal resto del mondo per ritrovare se stessi è l'antidoto perfetto alla frenesia quotidiana. Un posto perfetto in cui restare in compagnia di se stessi. Aggiungete poi, il piacere di isolarsi magari con delle cuffie e della buona musica dal resto del mondo, il piacere di tenere tra le mani una stilografica e di tutto il rituale che c'è dietro. Lo staccarsi da questo mondo digitale per ritrovare se stessi in un qualcosa di analogico. Il piacere della scrittura a mano libera, quella sensazione di intimità che solo una stilografica riesce a regalare.  La bellezza di ascoltare un buon disco e scrivere lasciandosi trasportare dalla musica e dai propri pensieri. Il vedere prendere forma ai propri pensieri attraverso la parola scritta. 

Motivo extra: La scrittura, il tenere un diario personale per tenere traccia della propria vita, aiuta sicuramente a sviluppare sempre nuovi processi creativi . Si finisce che più si scrive e più nascono idee. 

domenica 15 settembre 2024

Sunset Park - Paul Auster


Miles Heller ha ventotto anni e vive in Florida. Ha poco, eppure ha tutto: l'amore di un'adorabile ragazza di origini cubane, la passione trasmessagli dal padre per il baseball con le sue storie fatte di destino e casualità, e i libri, "una malattia da cui non vuole essere curato". Il lavoro non è un granché, d'accordo, ma lui sembra farlo come se in quell'attività intuisse un misterioso legame con la sua esistenza: affinché le banche possano rimetterle in vendita, deve entrare nelle abitazioni abbandonate e fotografare gli oggetti che gli inquilini vi hanno lasciato. Ma Miles ha una vita precedente da cui negli ultimi sette anni è fuggito. E continuerebbe a farlo se il destino (o il caso) non si mettesse in mezzo: Pilar, la sua ragazza, è orfana e vive con le sorelle maggiori. Ed è minorenne. Così quando decide di trasferirsi da Miles, lui deve avere il loro consenso che ottiene corrompendo la più grande. Ma dopo qualche mese, Angela Sanchez inizia a ricattarlo. A Miles non resta che cambiare aria per un po': in fondo Pilar sarà presto maggiorenne e nulla potrà separarli. Si rivolge all'unico amico con cui è rimasto in contatto, Bing, che insieme ad altri tre ragazzi vive a Brooklyn, in una casa occupata in una zona chiamata Sunset Park. Tornare a New York, la sua città natale, significa fare i conti con i motivi che l'hanno spinto ad andarsene di casa, significa chiarire definitivamente i motivi che hanno determinato la morte del fratello Bobby.

Dopo aver finito la lettura della Trilogia di New York, avevo ancora sete di Paul Auster, e dato che avevo comprato anche questo Sunset Park, incuriosito dalla trama, l'ho subito cominciato per dissetarmi.

La scrittura e lo stile di Paul Auster mi fanno impazzire. Arrivano direttamente al cuore. In uno dei capitoli dedicati al padre del protagonista , descrive la scena di un funerale. Quelle pagine mi hanno talmente colpito per la loro vividezza che non mi sono reso conto che delle lacrime erano scese sul mio viso. Ero là, a soffrire in quella chiesa insieme ai personaggi di questo romanzo. Auster ha la capacità di rendere la finzione narrativa più reale della vita stessa, e lo fa attraverso l'uso sapiente delle parole. Uno strumento che riesce a maneggiare con una lucidità incredibile. Mi sono imbattuto infatti in una descrizione di una persona vuota che mi ha davvero colpito. Auster la definisce: STRUTTURA DI CARNE. Due sole parole che riescono a descrivere in maniera straordinaria un concetto davvero più ampio.

In questo romanzo ci ho trovato tanto del mondo che piace a me, artisti, scrittori, fotografia, cinema, oggetti vintage, libri editoria e tanto altro. Sembra proprio un libro scritto per me. Un libro in cui il tema principale è il senso di colpa. Ogni personaggio di questo romanzo combatte i propri sensi di colpa, confidando e andando alla ricerca di quella speranza che gli faccia credere che non tutto è ancora perduto. Un romanzo davvero intenso e immersivo, mentre lo leggevo avevo la sensazione di trovarmi insieme ai personaggi che Paul Auster è riuscito a creare in maniera vivida dalla sua penna. 

Avanzando con la lettura mi sono reso conto di quanto questo romanzo sia profondo. Oltre a ruotare intorno al concetto di "senso di colpa" e a tutto quello che comporta, c'è anche una forte critica sociale continua di sottofondo. Di come sia diventata tossica la nostra società. Questa non troppo velata critica alla nostra società malata ci accompagna per tutto il romanzo. Poi, pagina dopo pagina mi sono reso conto di come non ci sia in realtà un solo protagonista assoluto in questa storia, ma ogni personaggio ha la sua rilevanza e i suoi sensi di colpa che lo logorano.

Il finale del romanzo è molto aperto, lascia al lettore la possibilità di scegliere in che modo vuole vedere la fine della storia. Almeno io l'ho inteso così: piuttosto che lasciarsi consumare dai sensi di colpa che attanagliano le nostre vite è meglio incentrare le nostre vite sul qui e adesso. Godersi ogni momento possibile poiché basta veramente poco per far cadere tutto quanto come un castello di carte al vento. 

Una lettura che sento di consigliare vivamente a tutti quelli che non riescono ad affrontare la vita per paura di sbagliare e commettere sempre gli stessi errori. Il romanzo mi è piaciuto molto, è stata una lettura davvero intensa e sono contento di averla fatta. Un libro che è capitato tra le mie mani per caso, ma forse è stato lui a scegliermi. 

Sunset Pak - Paul Auster su Amazon

Paul Auster - Trilogia di New York


Pubblicati tra il 1985 e il 1987, i tre romanzi che compongono questa "Trilogia" sono raffinate detective stories in cui le strade di New York fanno da cornice e palcoscenico a una profonda inquietudine esistenziale. "Città di vetro" è la storia di uno scrittore di gialli che "accetta" l'errore del caso e fingendosi un'altra persona cerca di risolvere un mistero. "Fantasmi" narra la vicenda di un detective privato che viene assoldato per tenere sotto controllo una persona, ma a poco a poco i due ruoli si scambiano e colui che doveva spiare diventa colui che viene spiato. "La stanza chiusa" racconta di uno scrittore che abbandona la vita pubblica e cerca di distruggere le copie della sua ultima opera.

Avevo bisogno di qualche giorno per metabolizzare questo libro di Paul Auster. Una trilogia molto particolare e di non facile lettura, o meglio, di non facile interpretazione. Questo è il primo libro di Paul Auster che leggo, per cui è ancora troppo presto per me esprimere un giudizio per questo compianto scrittore. Ma il mio istinto mi dice che lo adorerò e che di suo mi metterei a cercare anche la lista della spesa.

Ho trovato questo libro labirintico, una New York tentacolare che sembra quasi essere una dei protagonisti di questi tre brevi romanzi di cui è composta la trilogia. Una New York viscerale, delle volte disturbante. I protagonisti di queste tre storie gialle, che poi scopriremo essere tutti legati alla fine dell'ultimo romanzo, mi hanno dato l'impressioni di essere tutti degli alter ego dell'autore. Tante facce diverse di Paul Auster che diventa anche personaggio vero, nel primo romanzo. Il protagonista lo va a trovare a casa sua, c'è uno scambio di identità, ma non mi piace scendere troppo nei dettagli e rovinare la sorpresa nella lettura. In ogni storia c'è un caso da risolvere con uno stile di scrittura davvero unico, mai visto descrivere tanto bene una sorta di psicosi in uno dei personaggi. 

Per quanto siano romanzi gialli, sono molto atipici per questo genere. In queste storie è molto presente la metanarrativa e devi essere davvero molto bravo per riuscire ad integrarla in questo genere di libri. Paul Auster con questa trilogia di New York mi ha decisamente conquistato. La lettura mi ha rapito e buttato a capofitto in questa New York labirintica insieme a dei personaggi sfaccettati. Li ho seguiti per queste strade tentacolari della città, non riuscivo a staccarmi dalle pagine e devo dire che ogni storia mi ha preso sempre di più. Davvero una più bella dell'altra.

Per iniziare a conoscere Paul Auster credo che questa trilogia di New York sia proprio il libro giusto. Sono davvero contento di aver cominciato a leggere questo scrittore proprio da questi brevi romanzi. 

Paul Auster - La trilogia di New York su Amazon.

giovedì 8 agosto 2024

Destinazione cervello - Isaac Asimov


Qualche giorno fa ho finito di leggere questo libro di Asimov. Dopo tanti anni, e grazie all'uscita di luglio della collana Urania in edicola, ho potuto mettere le mani su un romanzo di Asimov che non avevo ancora mai letto. Si tratta di Destinazione cervello. Libro scritto nel 1987 e in qualche modo seguito spirituale di Viaggio allucinante, libro letto tanti anni fa e che ho amato tantissimo. Tratto dall'omonimo film del 1966 che mi ero recuperato subito dopo aver letto il libro. Qui Asimov adattò il romanzo alla sceneggiatura del film limitandosi a cambiare alcune incongruenze scientifiche della sceneggiatura. Invece per Destinazione cervello, presentandosi l'occasione di lavorare a modo suo, scrive un romanzo maniacalmente scientifico sullo lo stesso tema. 

Devo essere onesto. Ho faticato molto a finirlo, mi era capitato solo con un altro libro di Asimov  di cui ora mi sfugge il nome. Però questo Destinazione cervello è davvero molto prolisso in spiegazioni biologiche e cellulari. Spesso avevo la sensazione di leggere un trattato sulla biologia cellulare piuttosto che un romanzo di fantascienza. Riconosco una cura maniacale e rigorosa nella costruzione scientifica del romanzo, ma se fosse stata meno, per far spazio più all'azione, l'avrei sicuramente preferito. Con questo non voglio dire che lo boccio totalmente questo romanzo, anzi, bellissimo anche il messaggio che vuole lasciare, ovvero che la scienza non dovrebbe avere confini politici e che tutti gli scienziati del mondo dovrebbero cooperare affinché la razza umana possa superare, unita, qualsiasi difficoltà. Vale sicuramente la pena leggerlo. 

Isaac Asimov - Destinazione cervello

Il sole nudo - Asimov

Ormai è passato molto tempo da quando ho finito di leggere questo romanzo di Asimov. Questa mia rilettura del secondo libro sul ciclo dei Robot è stata molto gradita e l'ho fatta con gran piacere. In questo periodo mi piace molto leggere di fantascienza, generalmente come arriva l'estate mi piace tantissimo leggere gialli. In qualche modo non ho abbandonato questo mio piccolo piacere leggendo gialli, ma di fantascienza. Leggendo Il sole nudo di Asimov, scritto nel 1956, ho trovato incredibile come questo nuovo mondo che ha immaginato, abbia in qualche modo anticipato di oltre mezzo secolo alcune dinamiche che i social di oggi stanno in qualche modo venendo fuori. Come il fatto di vedersi sempre meno ma sentirsi sempre più spesso attraverso queste applicazioni. Isolarsi sempre di più nella propria bolla. Leggendo questo romanzo questa è la sensazione che ho sentito. Ritroviamo di nuovo il protagonista, Elijah Baley, questa volta catapultato su un altro pianeta, nel mondo degli spaziali per risolvere un caso di omicidio. Ad attenderlo il robot umanoide Daneel R. Olivaw pronto ad aiutare il suo vecchio collega. 

Una lettura che mi ha piacevolmente appagato, sono passati davvero tanti anni dalla prima volta che lessi questo romanzo, meglio non contarli. Un romanzo davvero scorrevole che tiene incollato alle pagine, perfetto da leggere sotto l'ombrellone in queste calde giornate estive. 

Isaac Asimov - Il sole nudo

Zaino Cabin Bag Einaudi 2024

 


In questo periodo, fino al primo Settembre, con l'acquisto di tre libri Einaudi è possibile ricevere in regalo questo bellissimo zaino cabin bag. Mi sono deciso a prenderlo visto che comunque avrei acquistato prima o poi questi libri e tanto valeva approfittare di questa promozione. Lo zaino è molto spazioso e ha anche una tasca per il portatile. Ho girato diverse librerie perché ci tenevo a prenderlo color giallo senape. C'è anche in colorazione nera ma e devo dire che già da ora iniziano a scarseggiare. Sono riuscito a trovare l'ultimo alla terza libreria che ho visitato. I libri Einaudi che ho scelto e ai quali giravo intorno da un po' di tempo sono: la Trilogia della frontiera di Cormac McCarthy, La trilogia di New York e Sunset Park di Paul Auster, autore scomparso da poco di cui ancora non avevo letto niente. Infatti ho iniziato a leggere proprio il primo libro della trilogia di New York, Città di vetro e me lo sto divorando. Fin da subito, col suo stile, mi sta tenendo incollato alle pagine. Ho come la sensazione che comprerò molti altri dei suoi libri. Questo genere di stile mi piace molto. Ora non vedo l'ora di finire questa lettura per poter cominciare quella successiva. 



Asimov Story - La storia e le storie "introvabili" di Isaac Asimov

  Asimov Story - La storia e le storie "introvabili" di Isaac Asimov Oggi sono capitato ad un mercatino dell'usato , mi piace ...