Il fiume della vita - Philip José Farmer.


In questo ultimo periodo è riaffiorata in me la voglia di leggere romanzi di fantascienza, spulciando sul tubo mi sono imbattuto sul Ciclo del Mondo Fiume di Philip José Farmer. Così mi sono messo alla ricerca dei cinque romanzi di cui è composto e in breve tempo sono riuscito a recuperarli tutti. Ovvero:

Il fiume della vita (To Your Scattered Bodies Go, 1971

Alle sorgenti del fiume (The Fabulous Riverboat, 1971)

Il grande disegno (The Dark Design, 1977)

Il labirinto magico (The Magic Labyrinth, 1980)

Gli dei del Fiume (Gods of Riverworld, 1984)

Qualche giorno fa ho finito il primo romanzo, Il fiume della vita. L'idea di base di questo romanzo è a dir poco geniale. La razza umana di tutte le epoche, si risveglia in un mondo alieno dopo la propria morte. Tutti si risvegliano glabri, di venticinque anni di età, senza nessuna malattia sulle rive di questo mondo fiume.

Il protagonista della storia altro non è che Sir Richard Burton, esploratore, scrittore e poeta vissuto nell'ottocento e famoso soprattutto per aver portato da noi e tradotto Le Mille e una Notte. 

Il concetto su cui ruota il romanzo, secondo il mio punto di vista è l'esplorazione dell'animo umano. Il viaggio lungo il fiume altro non è che una metafora dell'esplorazione dell'animo umano. Mi ha ricordato molto Conrad nel suo racconto Cuore di tenebra. Un animo umano che non cambia mai in tutte le epoche della nostra storia. In qualche modo si ritrova sempre chi cerca, da un lato di sopraffare sempre il prossimo attraverso il potere e il proprio ego, dall'altro abbiamo chi è alla ricerca di libertà, di senso di giustizia, dell'esplorazione e del senso di scoperta. Quest'ultimi sono gli aspetti che  guidano il protagonista, alla ricerca del motivo per cui la razza umana si sia risvegliata in questo mondo alieno e chi siano i responsabili di questa strana resurrezione.

Un libro davvero stimolante, che si legge tutto d'un fiato e che mi ha conquistato già dalla prima pagina. Non vedo l'ora di leggere anche il secondo che come protagonista vede nientemeno che Mark Twain.

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