domenica 31 agosto 2025
Il Giardino dei Tarocchi
venerdì 29 agosto 2025
Antares Domus, 1960
Questa macchina da scrivere ha con sé una storia assurda da raccontare. Qualche giorno prima di comprarla, avevo visto sul sito del Mercatino dell’usato, grande catena di negozi dell’usato in tutta Italia, se avessero messo qualche macchina da scrivere interessante in qualche punto a Roma facilmente raggiungibile. Trovai questo modello ad un prezzo ribassato (il mercatino dell’usato, dopo mesi di invenduti, per favorire la circolarità dei prodotti, ribassa i prezzi del 50%) più che ragionevole. In un momento di tempo libero la vado a vedere di persona al negozio, ci metto un po’ a trovarla ma alla fine mi cade l’occhio sulla macchina da scrivere che cercavo. Mi metto un po’ a smanettarci e mi accorgo che è totalmente bloccata, non si riuscivano a premere nemmeno i tasti. Anche lo sblocco del carrello era inutile. Non si smuoveva. A malincuore decido di lasciarla lì, non valeva la pena prenderla in queste condizioni anche ad un buon prezzo.
Poi giusto per curiosità e visto che mi trovavo nei paraggi, sono andato ad un altro negozio dell’usato che non fa parte della catena dei Mercatini dell’usato, ma fa parte di una catena più piccola che si chiama Mercatopoli. Tra l’altro, piccola parentesi, fu proprio in quel negozio dove presi la mia prima macchina da scrivere tanti anni fa, la mia bellissima Royal Litton 203.
Appena entro nel negozio, sotto il bancone dell’entrata mi cade l’occhio su una cartella che era la stessa che conteneva la macchina da scrivere che avevo visto all’altro negozio. La vado ad aprire e con mio grande stupore vedo che dentro c’è la stessa macchina da scrivere che cercavo, dello stesso colore, identica. Stentavo a crederci. Poi ho chiesto il prezzo e intanto mi ero messo a controllare se questa invece funzionasse. Funzionava benissimo. Poi il tizio del negozio mi dice il prezzo, troppo alto, decisamente troppo alto. Poi non so per quale motivo, forse mi ha visto parecchio interessato, o qualche allineamento dei pianeti, o qualche mano divina che mi doveva fare prendere per forza questa macchina da scrivere perché ne ero predestinato, ma il tizio mi dice che se la volevo me l’avrebbe messa a metà prezzo, meno di quella rotta all’altro negozio. Come potevo lasciarla lì? Così l’ho adottata senza starci troppo a pensare e me la sono portata a casa. Aveva giusto bisogno di una pulita, una lubrificata e del cambio dei nastri d’inchiostro. Sono stato davvero felice e stupito da questo strano concatenamento di eventi e di queste coincidenze della vita che proprio non riesco a spiegare. Ogni macchina da scrivere che ho preso ha la sua storia, ma questa ha davvero avuto una storia davvero assurda.
martedì 12 agosto 2025
Campeggio e macchina da scrivere
Ormai sono passati diversi giorni da quando sono stato in campeggio. Quest'anno dopo una favolosa crociera in giro tra Grecia e Turchia, ci siamo concessi anche una breve settimana in campeggio in Toscana. Marina di Bibbona per la precisione. Posto in cui ci siamo trovati davvero bene. Abbiamo optato per una soluzione chiamata glamping. Ovvero una struttura a tenda organizzata davvero bene, su due piani, con tanto di cucina, due camere e un bagno. Esperienza favolosa che mi sento di consigliare caldamente. Quest'anno ho portato con me anche una macchina da scrivere. Sentivo il bisogno di scrivere all'aria aperta con la mia fedele compagna di viaggio. La macchina da scrivere più portatile che ho, l'Antares Compact degli anni 60. L'anno scorso l'avevo portata con me anche a casa in montagna. Questa macchina da scrivere, tra quelle in mio possesso è tra quelle che più preferisco usare. Il feeling di scrittura è veramente pazzesco, scriverci è proprio divertente e stimolante. L'esperienza di scrivere all'aperto, anche circondato da altre persone, è stato molto piacevole. Notavo sguardi curiosi che mi rivolgevano le persone che passavano. Erano molto incuriositi anche la famiglia tedesca che stava nella tenda davanti a noi. Persone davvero gradevoli e simpatiche. Conservo un bel ricordo di loro.
Come esperienza la ripeterei senza pensarci due volte. Quando mi è possibile, cerco di partire sempre con una macchina da scrivere e coltivare la mia passione per la scrittura ogni volta che ne ho modo.
Le mie macchine da scrivere - 01, Royal Litton 203
La mia prima macchina da scrivere. Dove tutto è cominciato. Anche se ho dei vaghi ricordi da bambino a casa di mia nonna. Ricordo una vecc...
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In questi giorni di vacanza sto leggendo un libro dietro l'altro. Dopo i primi due romanzi di Maigret ho comprato, nell'unica librer...
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Tutti hanno uno scheletro nell’armadio, il mio è in cantina, fuma il sigaro, veste impeccabile e mi aiuta a tornare a scrivere. Erano mesi ...
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Ieri, per caso, sono capitato ad un mercatino dell'usato. Giusto un salto visto i tempi risicati di questi tempi moderni sempre freneti...


